Il termine iperattività viene utilizzato troppo spesso nei contesti più disparati e in maniera molto inappropriata. Bambini vivaci e poco inclini a rispettare le regole vengono definiti iperattivi dai genitori, che li vivono come figli difficili e sfiancanti. In molte situazioni, però, si tratta di molta vivacità e poca capacità genitoriale nel creare regole facili da comprendere per il bambino o incoerenze dovute a stili genitoriali diversi o inadeguati. Anche se non meno complicate e sofferte, queste situazioni non necessitano di una diagnosi che possa aiutare il bambino nell’apprendimento e nell’inserimento all’interno della classe, come invece avviene nel caso di un effettivo disturbo di iperattività.
Il bambino iperattivo generalmente presenta le seguenti difficoltà da più di sei mesi continuativi e in almeno due contesti (ad es: scuola e casa):
Ricordiamoci che i bambini iperattivi possono soffrire di attacchi di rabbia dovuti alla frustrazione della loro mancanza di controllo fisico e attentivo, oltre alle continue punizioni che gli vengono imposte. Essendo un disturbo pervasivo, facilmente incide sul rendimento scolastico e nelle capacità emotive, che portano il bambino a vivere molto male qualsiasi situazione che non sappia gestire. E’ fondamentale quindi un intervento tempestivo che accompagni sia lui che i genitori verso una maggior consapevolezza del problema e un maggior controllo comportamentale.